Aspettavo i tuoi occhi. Da sempre. Non sapevo, in verità, che occhi cercare, forse non cercavo degli occhi e, comunque, non sapevo sarebbero stati i tuoi. Cercavo, forse, occhi che mi scrutassero l’anima. La si lascia sempre un pò solitaria la nostra anima, non la si degna di uno sguardo: ci si ferma alla superficie, e non si va oltre. E se la superficie non piace, si va oltre. Invece tu l’hai guardata e l’hai fatta sentire bella, la mia anima. L’hai accarezzata, sei riuscito ad andare oltre l’involucro della pelle, direttamente lì dove sono i miei pensieri che, credo, aspettavano proprio i tuoi. Ma non lo sapevo ancora: pensavo, all’inizio, che tu, come tutti, ti saresti fermato alla superficie, all’involucro. E invece i tuoi occhi, un giorno incontrarono i miei. E nulla fu più come prima.
