Dimmi che senso usi e ti dirò come sei

Sappiamo tutti che le informazioni che ci arrivano dal mondo esterno hanno dei canali preferenziali per giungere a noi. Una immagine stimolerà prevalentemente il canale visivo, un suono quello uditivo, un cibo solleticherà anzitutto le nostre papille gustative. Ma quello che forse non tutti sappiamo è che, indipendentemente dallo stimolo esterno e dalla correlazione con i nostri recettori, ognuno di noi ha delle modalità responsive sue proprie. Per tale motivo una persona “visiva” sarà maggiormente attratta dalle immagini. Il suo pensiero si costruisce vedendo. Userà nel parlare soprattutto frasi legate al “vedere” ( “il mio punto di vista”, “Guarda qui”, “Ho chiaro il punto”…). Il suo movimento nello spazio sarà, per lo più, tendente verso l’alto, alzando testa ed occhi, la sua respirazione sarà toracica alta, si toccherà spesso gli occhi.
Una persona del tipo “uditivo” è attratta da suoni, ritmi e rumori. il modo di apprendere avviene attraverso i suoni. Userà maggiormente verbi legati al “dire” ( ” Ci sentiamo presto”, “Mi suona strano”, “Si dice in giro che…”) e parole di tipo onomatopeico. I suoi movimenti saranno tendenti comunque ad inclinare la testa, parla in modo ritmato e regolare. La respirazione è diaframmatica bassa. La modalità di rapportarsi di tipo cinestesico è quella più rara. Le persone cinestesiche sono legate al “sentire”. Hanno la capacità di percepire le emozioni in maniera ampliata. Sono persone attratte dalle sensazioni tattili, chimiche ed emotive. Apprendono attraverso sensazioni fisiche ed emozioni. Usano per lo più verbi legati al “fare” ed al “percepire” (” Me lo sento”, “Ho un sesto senso”…). Tutte le loro azioni sono concentrate verso il sé, si muovono poco nello spazio. Parlano lentamente, utilizzando un tono di voce basso e profondo e tendono, solitamente, ad avere un contatto di tipo tattile con l’interlocutore.

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